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Equipaggiamento

Dunlop Sportmax D208

il 30/10/2002 in Equipaggiamento

Abbiamo provato in pista in diverse condizioni climatiche i nuovi pneumatici della Casa inglese dedicati a sportive e supersportive stradali. Grip, agilità e direzionalità le qualità più evidenti, sunto delle esperienze nella competizioni di velocità

Abbiamo provato in pista in diverse condizioni climatiche i nuovi pneumatici della Casa inglese dedicati a sportive e supersportive stradali. Grip, agilità e direzionalità le qualità più evidenti, sunto delle esperienze nella competizioni di velocità

di Antonio Vitillo



Metti insieme una gruppo di aggressive supersport, una pista estremamente tecnica, fatta di saliscendi ed ogni specie di curve e controcurve, una buona giornata autunnale in un contesto paesaggistico degno della migliore Camargue, ed ecco che il test dinamico alle coperture Dunlop può prendere il via nelle migliori condizioni. Il luogo? Mireval, nel sud della Francia, nei pressi di Montpellier.



L?occasione? Il lancio dei nuovi pneumatici Sportmax D208, pensati per moto sportive.
I  D208, che rappresentano lo stato dell'arte per quanto riguarda la Dunlop e i suoi pneumatici per moto sportive stradali, sono la sintesi di una ricerca iniziata negli ormai lontani anni ?60, quando un ?treno? di Roadmaster K81 riuscì, probabilmente primo caso nella storia dei pneumatici di serie, a percorrere un giro del Tourist Trophy alla velocità media di 100 miglia orarie.



Le coperture Dunlop hanno dimostrato tutta la loro versatilità, visto che hanno equipaggiato tre moto diverse nei tre campionati mondiali conquistati consecutivamente nella categoria Supersport: la Suzuki di Stephane Chambon, la Yamaha di Jorg Teuchert e la Kawasaki di Andrew Pitt.
Pneumatici eclettici, insomma, e tali si sono dimostrati anche i D208 ?stradali? oggetto del nostro test. Oltretutto i tecnici Dunlop dichiarano una percorrenza chilometrica cospicua prima che la tenuta di strada venga condizionata dal consumo. La loro commercializzazione è prevista per gennaio 2003.

Analisi tecnica

Sviluppato partendo da un pneumatico racing, il D208 ha i disegni direzionali del battistrada che derivano da quelli collaudati in gara nella configurazione ?GP?. Stando alle informazioni forniteci dai tecnici della Casa, gli incavi ?cosecanti? permettono di accelerare, frenare e piegare con una deformazione contenuta del battistrada. Ciò induce un consumo omogeneo della superficie a contatto con l?asfalto, mantenendo una buona definizione delle scanalature che, nel tempo e con l?usura che ne deriva, manifestano un buon livello di tenuta. Il numero e il posizionamento degli incavi, che proseguono fin sulla spalla del pneumatico, permettono al D208 di raggiungere soddisfacenti temperature di esercizio anche in caso di pioggia, favorendo pure l'espulsione dell?acqua e offrendo un buon grip anche a moto inclinata.
Le mescole sono anch?esse il frutto della ricerca del reparto corse della Dunlop. L?impiego di polimeri molecolari, sviluppati attraverso la tecnologia SSBR (Solution Styrene Butradiene Rubber), nonché il ?rinforzo? apportato dalle molecole di carbonio a grana fine, ha prodotto mescole del battistrada che operano a temperature differenti con un ottimo grip, in diverse condizioni ambientali.
La tecnologia costruttiva utilizzata, la CTCS (Carcass Tension Control System), consente di avere diversi livelli di tensione della carcassa a seconda della differente area del pneumatico, ottimizzando la rigidità localizzata e migliorando il feedback al pilota, con evidenti benefici per tenuta di strada in generale.

Test dinamico



Testato in condizioni di asfalto bagnato, umido ed asciutto, il Dunlop D208 si è rivelato sempre e comunque all'altezza della situazione. E' una gomma che non necessita di un prolungato ?warm up?; raggiunge facilmente la temperatura di esercizio, determinando velocemente un buon grip. La tenuta in piega è davvero notevole, quanto alle doti di agilità e direzionalità, si possono definire eccellenti. L'anteriore si inserisce lesto e preciso in traiettoria, rassicurando il pilota con un alto livello di appoggio in percorrenza di curva; oltretutto sembrerebbe scomparso quell?effetto di rollio in rettilineo innescato da alcuni pneumatici Dunlop di recente generazione.



La maneggevolezza viene esaltata dalle caratteristiche del pneumatico posteriore: stabile, dalle reazioni sincere, segnala per tempo i sintomi della perdita di aderenza, senza mollare repentinamente la presa con l?asfalto. Lo si sente lavorare, tanto da far percepire al pilota  lo sforzo dei fianchi del D208. Rispetto al D208GP, il posteriore ha il profilo della spalla addolcito verso il bordo, migliorando la sensazione di tenuta in percorrenza di curva, soprattutto in appoggio.
La buona impressione comunicataci a pista asciutta viene confermata e rinvigorita in condizioni di umido e bagnato. Basti pensare che con l?umido, su una pista in eccellenti condizioni, non è stato difficile toccare l?asfalto con le ginocchia. Sul bagnato, inoltre, una volta raggiunta la temperatura di esercizio si può viaggiare in notevole tranquillità, data la scarsa tendenza alla sbandata e all?aquaplaning.

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