Notizie importanti sul fronte Scrambler: arriva la Sixty2, la versione "piccola" di quella che è già diventata un'icona di stile. È spinta da un propulsore bicilindrico derivato dal Desmo di 800 cc ma rivisto nelle misure fondamentali per arrivare a una cilindrata di 399 cc: è capace di erogare 41 CV a 8.750 giri e 34,3 Nm a 7.750 giri. Questo motore è alimentato da un singolo corpo farfallato ed è omologato Euro4.

Anche il telaio ricalca quanto già visto con le sorelle di maggior cilindrata: rimane un traliccio in acciaio su cui è appoggiato un serbatoio a goccia da 14 litri. Unico dato da segnalare in tema di misure caratteristiche è quello dell’interasse, aumentato di 15 mm a tutto vantaggio della stabilità. Cambiano anche la dimensione del pneumatico posteriore, di sezione minore per enfatizzare l'agilità (160/60-17). La forcella è a steli tradizionali per ridurre i costi.

Il look riprende quello delle sorelle: la strumentazione è simile, composta da un elemento singolo circolare, così come il faro a Led. Il serbatoio ha un design e un logo dedicato, inediti il parafango anteriore e il giro dei tubi dello scarico. La Sixty2 sarà disponibile nelle tre colorazioni Atomic Tangerine, Ocean Grey e Shining Black.

Ducati Scrambler Flat Track Pro

Sempre parlando di Scrambler, ma questa volta da 800 cc, dopo la Icon, la Urban Enduro, la Classic e la Full Throttle arriva la quinta versione denominata Flat Track Pro. Ispirata alla moto che ha gareggiato nell'AMA Flat Track con Bayliss nel 2015, sfoggia il nuovo serbatoio con guance bi-verniciate, il logo identico a quello delle moto che hanno gareggiato negli Stati Uniti, la sella monoposto e impunture gialle, le tabelle porta numero laterali, il cupolino e il parafango anteriore corto. Numerosi i particolari ricavati dal pieno.