Scarperia - Sono passati 38 anni dalla prima gara corsa al Mugello, si trattava di quella della Formula 5000. Una gara epica corsa sotto al diluvio.
E oggi per festeggiare il compleanno del circuito i piloti del campionato italiano non si sono risparmiati dando vita a corse combattute dall'inizio alla fine.

STK 1000
Allo spegnersi del semaforo Velini e Goi si scambiano le posizioni. Magnoni e Corradi si lanciano all'inseguimento con Dittadi in scia. Oggi sembra essere la giornata di Magnoni che approfitta di qualche indecisione di Goi lo scavalca e mette nel mirino la BMW avversaria di Velini. Ma Ivan Goi, capoclassifica, non cede e con la Panigale resta incollato alle BMW. Lo stesso fa Corradi sull'Aprilia. La corsa è tutta nel duello fra questi veterani e alla fine la vittoria al fotofinish va ad Ivan Goi che dopo una gara esaltante riesce a mettere a frutto la sua tattica e sul traguardo precede di un soffio Michele Magnoni e Alessio Velini. Vicinissimo chiude Corradi.
"Alla fine sapevo di poter vincere – ha detto Ivan Goi sfinito alla fine della gara – avevo girato nei giorni scorsi con le gomme da gara e sapevo come si sarebbe comportata la moto. Ora domani sarà difficile fare meglio quindi devo replicare!".
Per il pilota del team Barni alla guida della Panigale la classifica si fa interessante ora comanda con 82 punti contro i 63 di Velini e i 60 di Corradi.

STK 600
Nella STK 600 vince la Campania. Sono infatti i piloti campani Riccardo Russo, Gennaro Sabatino e Nicola Morrentino Jr i protagonisti della corsa delle derivate con il pilota del team Italia che con una condotta di gara molto intelligente si è imposto e ora comanda la classifica con un notevole margine su Franco Morbidelli, oggi solo settimo.
Russo, infatti, dopo aver tentato la fuga non si è fatto intimidire dagli attacchi degli avversari e ha aspettato il finale per cambiare passo e balzare al comando, beffando i combattivi Sabatino e Morrentino.
"Non volevo sbagliare come ho fatto nell'Europeo – ha detto Russo – e visto che non sono riuscito a scappare ho tenuto sotto controllo i miei avversari senza cadere nei loro tranelli e cambiato il ritmo solo alla fine e ho vinto. Che tattico che sono!".
In questa gara, una delle più spettacolari dall'inizio della stagione, si è messo in luce anche il genovese Luca Oppedisano con la Kawasaki che purtroppo dopo un avvio eccellente in cui ha fatto segnare il giro veloce ha perso il controllo della sua Ninja e ha lasciato nella ghiaia un podio alla sua portata. Per lui la consolazione del trofeo Dueruote per aver fatto segnare al terzo passaggio il giro veloce (1'56.385). Giù dal podio Stefano Casalotti, Luca Vitali, Morbidelli e Stirpe che non è riuscito a giocarsi la vittoria come sperava dopo la pole di questa mattina.

SBK
"Provate a prendermi!". Probabilmente ha pensato Ivan Clementi che fino dalle prove ha dimostrato, con la BMW del team Asia con gomme Dunlop, di avere un passo insostenibile per gli avversari.
E così Clem dal primo all'ultimo dei 14 giri ha martellato infliggendo un distacco alla pattuglia di ducatisti capitanata da Baiocco unico ad impensierire sul finale Clementi.
"Ho spinto al massimo dall'inizio alla fine - ha commentato Clementi - e solo a cinque giri dal termine ho avvertito un netto calo di gomme che pensavo potesse compromettere il finale della gara. Questa è la prima vittoria di una BMW nel CIV e sono molto orgoglioso di aver conquistato questo risultato per la mia squadra."
Baiocco, il campione, con la Ducati con gomme Pirelli, ha corso in rimonta visto che all'inizio ha perso terreno dalla testa ma dopo essersi difeso dagli attacchi del compagno Conforti ha ricucito il distacco da Clementi arrivando a provare a beffarlo sul traguardo. Solo per un'inezia Baiocco ha quindi chiuso secondo.
Il compagno di Baiocco, Luca Broncos Conforti, invece dopo il successo di Monza sognava una nuova vittoria e ha dovuto lottare per relegare giù dal podio da Sandi. Il pilota della Ducati Althea, rientrato al CIV al posto di Fabrizio Lai, dopo essere rimasto escluso dal Mondiale, ha sofferto e non è riuscito a girare sui tempi che faceva nel 2011, colpa delle Michelin? Vedendo la deludente prestazione di Nannelli - costretto sul finale al ritiro - si può ipotizzare che qui le coperture francesi non rendano più come nella prima gara. Gara da dimenticare dopo un bell'avvio per Pedersoli che rimediato la frattura del bacino.

Ora in classifica Baiocco è sempre al comando con 85 punti, Conforti si porta a 65, mentre terzo è Nannelli con 58.

125 e Moto3

Nella Moto3, che corre insieme alla 125, la vittoria è stata una questione fra Kevin Calia, Matteo Ferrari e il poleman Stefano Valtulini. Alla fine l'ha spuntata ancora una volta l'imolese Kevin Calia che dopo il successo di Monza è determinato a tornare in testa alla classifica. Secondo Matteo Ferrari e terzo Valtulini.
"Siamo migliorati ancora ma non sono riuscito a stare davanti alle 125 – ha detto Calia – questa vittoria mi carica molto e domani… beh non dico nulla…che non vorrei portarmi sfortuna".

Giù dal podio Locatelli, Coletti e Fuligni, primo dei piloti del team Italia.
Moretti è tornato il dominatore della 125. L'ex campione italiano dopo aver conquistato la pole si è liberato degli avversari viaggiando al comando indisturbato con la sua Mahindra dall'inizio alla fine. Lorenzo Dalla Porta che nelle prove era stato l'unico ad impensierire Moretti non ha saputo stare nella sua scia e si preso quattro secondi di distacco.
Per il quindicenne toscano la soddisfazione di aver girato sui due minuti e di aver tenuto testa ai coetanei… del resto Moretti oggi faceva un altro sport. Sul terzo gradino del podio, dopo gare difficili, sale Simone Mazzola che ha preceduto Cristiano Carpi e Andrea Mantovani che a differenza delle altre volte ha sofferto. Cappella, Calgaro e l'indiano Kumar concludono la classifica. Per Sarath i due mesi di stop sono stati pesanti e ora fatica più del previsto.

SS e Moto2
Dionisi sperava di scappare, ma Roccoli e Talmacsi, Tamburini e De Rosa sono stati molto più veloci del campione al via. Tattica da cambiare per Dionisi e gara combattutissima con Cruciani che con la sua guida d'attacco prova a prendere il largo ma non riesce a scollarsi di dosso Roccoli e Dionisi. Con Tamburini, De Rosa e Talmacsi in scia.

Quando la corsa entra nel vivo, Dionisi non si fa sorprendere e prova a tenere testa a Cruciani e Roccoli. Tre moto diverse Honda, Yamaha e Kawasaki lottano per la vittoria della SS. Le carene si sfiorano. La tensione sale. Nessuno dei tre concede un metro. Tamburini e De Rosa entrano nella partita e anche Andreozzi, con la prima delle Moto2, è nel gruppetto delle derivate. Alla fine però è Roccoli a dare la zampata e con la sua Yamaha balza al comando precedendo Tamburini e Cruciani.
"Dopo essere rimasto a piedi e senza una squadra per il Mondiale – ha detto Roccoli – la chiamata del team Yachnich mi ha ridato gli stimoli e questa vittoria è per loro. Spero che ne tengano conto anche per proseguire insieme nel Mondiale."
Dionisi invece ha dovuto arrendersi anche alla Moto2 di Andreozzi che sul traguardo lo ha preceduto. Successo quindi nella Moto2 per Alessandro Andreozzi che avvicina Ferruccio Lamborghini in campionato, mentre Dionisi - quinto assoluto – mantiene la testa della SS.
Chiudono staccati di due secondi Giansanti, De Rosa e Talmacsi. Gramigni che alla vigilia aveva dichiarato di puntare alla vittoria è stato costretto al ritiro.

Domani si torna di nuovo in pista per il quinto appuntamento del Campionato italiano.