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CIV Misano: i vincitori del settimo round

di Stefano Borzacchiello, foto di Antonio Inglese il 29/07/2012 in Civ

Baiocco vince ed è campione nella SBK. In STK 600 Morbidelli si impone e rovina la festa a Russo. Nella 1000 successo per Magnoni. In Moto3 assolo di Antonelli e nella Moto2 di Lamborghini. Nella 125 Popov domina, ma Dalla Porta è campione. In SS Dionisi fa doppietta e conquista il secondo titolo

CIV Misano: i vincitori del settimo round
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Misano - Il doppio round è un impegno enorme per i piloti e per le loro squadre, non si può sbagliare anche perchè questa è la penultima prova del campionato. E nelle varie classi, esclusa la Moto2 che ha lauerato ieri campione Ferruccio Lamborghini, sono ancora da assegnare i titoli. 

Rispetto alle gare del sabato un leggero venticello ha mitigato l'aria, ma dopo le richieste dei piloti che ieri sono arrivati al termine in condizioni critiche, la direzione gara ha deciso di ridurre i giri in tutte le categorie.  

SBK: Baiocco vince ed è campione

Matteo Baiocco ci ha preso gusto. Campione italiano lo scorso anno, oggi a Misano ha conquistato a mani basse la vittoria e il suo secondo titolo italiano. Un successo che spera lo possa rilanciare nel Mondiale da cui troppo prematuramente è stato escluso.
Baiocco, 28 anni, si è dimostrato un ottimo pilota in grado di non perdere le staffe quando per lui non c'era più posto nelle gare internazionali. Ma il CIV serve anche a rilanciarsi e il Baiox spera che questo titolo serva come passaporto per spiccare il volo nel Mondiale magari sempre con il team Barni.


La gara della SBK è stata quasi la fotocopia di quella di ieri con Baiocco in fuga e Lai, Clementi, Conforti e Nannelli ad inseguire fino alla bandiera a scacchi dove Lai ha tenuto testa a Clementi. Quarto Conforti. 
Alle spalle di questi piloti Castellarin, Di Vora, Ciacci, Di Donato e Serri.. ma il distacco è elevato, troppo! 
E questo è un segnale che la SBK tricolore deve cambiare, per i piloti e per lo spettacolo: deve essere rivisto il regolamento e speriamo che per l'ultima gara a Vallelunga la Federazione abbia deciso cosa fare per il 2013 e che anche i team siano pronti a cambiare per ridare slancio a quella che dovrebbe essere la top class nazionale.  

Leggi tutti i risultati del settimo round, clicca qui!

STK 600: vince il Morbido da Tavullia
"Non pensavo di vincere… e a due giri dalla fine mi stavo per accontentare, ma poi mi sono detto perché non provarci ancora. E così Franco Morbidelli, diciassette anni pilota del team Bike Service, ha cambiato marcia, si è scrollato di dosso gli avversari e ha vinto. Dopo aver dominato la gara sabato ha inflitto un'altra lezione agli avversari rovinando i piani di Riccardo Russo che qui a Misano sognava di diventare campione italiano con una gara d'anticipo e invece… si è dovuto arrendere alla tenacia del pilota del team WCR ma anche di Gennaro Sabatino e dello scalpitante Nicola Jr Morrentino che nel corso del terzo passaggio ha fatto segnare il giro veloce della gara, 1'41.579 alla media di 149,771 Km/h aggiudicandosi la Dueruote Cup. Alla fine, deluso, Riccardo Russo è transitato quarto sotto la bandiera a scacchi e ora, per soli tre punti, dovrà attendere Vallelunga per potere festeggiare, il suo vantaggio in classifica è consistente viaggia con 130 punti, ma il pilota del team Italia non dovrà sbagliare se vorrà avere la meglio su Morbidelli che con questo risultato potrebbe entrare nei piani 2013 del team Italia. Da tenere d'occhio anche Nocco che qui a Misano ha fatto un'altra gara da protagonista. Il quindicenne alla sua prima stagione con le seicento ha uno stile unico e da ormai quattro gare è fra i protagonisti, da rivedere per la conferma a Vallelunga.
Completano la top ten Luca Oppedisano, Filippo Benini, Stefano Casalotti, Nicolas Stizza e Simone Fornasari, giunti nell'ordine dal sesto al decimo posto.
Da segnalare le cadute senza conseguenze di Monti e Stirpe (coinvolti anche Tatasciore e Vitali, poi rientrati in pista) e il ritiro per problemi tecnici di Cocco. 

STK 1000: il potere di Magnoni, il ritorno di Goi

Michele Magnoni
 ha stravinto, ma oggi a dare spettacolo nel settimo round del CIV sono stati i piloti che si giocano il titolo: Alessio Velini (BMW), Ivan Goi (Ducati) e Alessio Corradi (Aprilia) che per metà gara non si sono risparmiati e hanno viaggiato incollati carena contro carena.
Alla fine l'ha spuntata Goi che con una prova di forza ha respinto gli attacchi di Velini e di Corradi. Con questo secondo posto l'ex campione italiano della STK 1000 ha rimediato allo zero di ieri, (la il motore della sua Ducati si è rotto) e ha consolidato la sua prima posizione in classifica. Ora Goi è a 127, 7 punti in più rispetto a Velini. 
Gara invece da dimenticare per il poleman Fabrizio Perotti, wilcard, che è uscito di scena nelle fasi iniziali mentre occupava le prime posizioni. Nel weekend che poteva rilanciarlo, ieri ha commesso un errore e oggi è scivolato…
Ritrova il sorriso Simone Saltarelli che dopo un avvio in crescendo ha concluso sesto alle spalle di Marco Muzio precedendo Lorenzo Alfonsi, Tocca e Gabrielli.

125 e Moto3: Antonelli domina, Dalla Porta è campione
Anche oggi Niccolò Antonelli ha dimostrato di essere una spanna sopra i suoi avversari, liberandosi in poche curve dello spagnolo Alex Rins, suo avversario anche nel Mondiale, e allungando giro dopo giro… portando il suo vantaggio a quasi 20 secondi. Questa prova di forza gli è servita per il morale e per prepararsi alla gara del Mondiale a settembre.
Ma la gara della 125-Moto3 (che corrono insieme con classifiche separate) che ha laureato Campione Italiano il quindicenne Lorenzo Dalla Porta, oggi meno combattivo e più calcolatore che nelle altre prove del campionato, è stata una delle più avvincenti e combattute dall'inizio della stagione. Il merito dello spettacolo va alle wildcard che hanno stimolato i nostri piloti ad andare più forte.
In pista ad ogni giro Kevin Calia, Matteo Ferrari, McPhee, Rogers, Ryan e allo scalpitante pilota ceco Miroslav Popov si sono esibiti nella miglior bagarre della stagione, aprendosi a ventaglio ad ogni staccata. Sul finale qualche minuto di paura quando Coletti in un contatto in rettilineo ha perso il controllo della sua Honda rimanendo a terra per qualche istante mentre la sua moto era a pezzi.
Nella Moto3 il bilancio per gli italiani è positivo Antonelli ha vinto la gara, Calia ha battuto lo spagnolo Rins e Matteo Ferrari è arrivato in scia. Per il titolo Calia è a 153 punti seguito da Ferrari a 141.

Nella 125 Miroslav Popov, al rientro sulle due tempi, ha conquistato la vittoria con la Mahindra staccando il compagno Moretti, oggi terzo e deluso per aver visto sfumare la possibilità di riconfermarsi campione. Per Moretti resta però la soddisfazione di aver conquistato il posto nel Mondiale con la Mahindra.

SS e Moto2: Dionisi fa doppietta e bissa titolo
Doppio round, doppia vittoria per Ilario Dionisi che con questo successo ha messo in tasca il titolo, il secondo consecutivo della SS. Per Ilario (28 anni), come per Matteo Baiocco nella SBK questo titolo non deve essere fine a se stesso, ma deve dargli una mano per trovare una sistemazione per il prossimo anno. Sarà dura, ma Ilario più che vincere cosa deve fare per dimostrare il suo valore?
In gara Dionisi scattato al comando ha lasciato, come ieri, Tamburini, Leonov, Cruciani a giocarsi le altre posizioni. Tamburini era da podio, ma con una scivolata, nonostante abbia poi ripreso la corsa, ha compromesso la sua gara chiudendo davanti a Lamborghini nella classifica assoluta. Sul podio sono saliti, come nel sesto round, Cruciani e Leonov. Il russo oggi ha sofferto la messa a punto della sua Yamaha e ora non vede l'ora di andare a Silverstone per riscattarsi nel Mondiale.
Grazie a questo risultato, Cruciani scavalca Giansanti (solo quarto oggi) al secondo posto in campionato e a Vallelunga il 14 ottobre cercherà di mantenersi nella piazza d’onore difendendosi dagli attacchi del compagno di squadra umbro. Quinto posto per Marco Faccani, seguito appunto da Tamburini, Gregorini, Cottini, Segoni e Vlasov.


Nella Moto2 Ferruccio Lamborghini, anche oggi senza rivali (Andreozzi passato al Mondiale non può più correre nel CIV), ha corso per la prima volta da campione italiano, alle sue spalle… il vuoto siderale visto che l'unico superstite della sparuta Moto2 nazionale, Gobbi, ha concluso a 50 secondi. Bravo Lamborghini che non ha sbagliato nulla dall'inizio della stagione, ma anche per la Moto2 vanno prese delle decisioni per capire se ha senso mantenere viva una categoria con così pochi iscritti il prossimo anno.


Appuntamento con l'ultima gara del CIV a Vallelunga il 14 ottobre.

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