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CIV Monza: i vincitori
In SBK Baiocco primo, davanti a Conforti e Polita. In SS Dionisi è ancora leader. Prima di Andreozzi in Moto2. Nella STK 1000 dominio BMW con Zanetti. Nella STK 600 Monti conquista la gara ma viene squalificato e la vittoria va a Morrentino. In 125 trionfo in volata di Fenati
Monza – Il campionato Italiano, che quest'anno festeggia la centesima edizione, ha richiamato a sul tracciato brianzolo migliaia di appassionati che hanno assistito dalle tribune sulle varianti alle combattute gare della seconda prova.
La gara più attesa della giornata è quella della SBK che ad una settimana esatta dalla prova del mondiale esalta gli appassionati presenti sulle tribune di Monza.
Al via la velocissima Aprilia RSV4 di Federico Mandatori, nipote di Max Biaggi, balza al comando. Mandatori guida un razzo e transita per primo all'uscita della variante ma Baiocco, Conforti e Sandi con le Ducati lo inseguono a breve distanza. Perde invece terreno allo spegnarsi del semaforo Polita. Il pirata è autore di una brutta partenza e deve rincorrere il gruppo di testa e si sà che Monza non è la pista che facilita le rimonte.
In testa alla gara c'è un'Aprilia... proprio come un anno fa nel Mondiale.
Mandatori però nonostante sia in sella all'aereo a quattroclindri di Noaole non riesce a sfruttare il vantaggio della superiore velocità di punta e da metà gara perde posizioni. Le Ducati ne approffitano e si fanno sotto e... passano.
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Spinti anche dall'entusiasmo del pubblico i piloti della SBK iniziano a girare su tempi di tutto rispetto.
L'uomo del giorno si chiama Baiocco che guida senza sbavature e tiene a bada per tutta la gara la pattuglia di Ducati, capitanata da Luca Conforti. Le Michelin della Ducati Althea di Conforti tengono il passo delle Pirelli della 1198 di Baiocco e così sul finale Conforti recupera metri preziosi sul pilota di Osimo, ma nonostante entri con pochi metri di distacco dal rivale non riesce a sopravanzare Baiox che vince la prima gara della stagione. Terzo, autore di una rimonta sensazionale e del giro veloce, transita Polita.
Con questa vittoria Baiocco è balzato al comando della classifica del campionato con 35 punti, in seconda posizione Conforti con 33, terzo il campione in carica Polita a 32.
Appuntamento a Misano per il doppio round dell'Italiano il 24 e il 25 giugno.
La corsa della SS chiude la giornata di gare sul tracciato brianzolo. In pista insieme alle SS anche le Moto2.
La gara con il ritorno del campione italiano entra nel vivo fin dallo spegnersi del semaforo. Roberto Tamburini sulla sua Yamaha scatta per primo, ma Ilario Dionisi con la Honda si riprende la corsa seguito da Mirko Giansanti, Stefano Cruciani sulla Kawasaki e dalla coppia di piloti Honda, Alessio Palumbo e Alessio Velini.
Nella Moto2 scatta bene Andreozzi che è alle spalle della SS di Velini.
Nei primi giri prova a portarsi in testa Stefano Cruciani. L'ex campione italiano vuole tornare alla vittoria e così prova a prendere le redini della gara, intanto Palumbo fa segnare il giro veloce. Ma oggi Dionisi fa ancora la differenza, non molla i primi e si riporta di slancio al comando. Tamburini, invece, resta incollato ai primi e sembra voler controllare gli avversari.
Alla prima variante Dionisi è uno spettacolo: stacca sempre più distante di tutti e mantiene così, giro dopo giro, la testa della gara rintuzzando gli attacchi dei rivali. Palumbo invece proprio alla prima variante va lungo e perde il contatto con il gruppo di testa. Da sei i candidati alla vittoria passano a cinque. Scalpita Dionisi, seguito da Giansanti, Velini e Cruciani.
A metà gara Dionisi prova a prendere un po' di margine su Giansanti e Tamburini ma non riesce a scollarseli di dosso. I primi tre sono vicini mentre alle loro spalle perdono un po' terreno Velini e Cruciani. Si avvicina Erbacci.
A pochi giri dal termine Dionisi continua a dettare il ritmo della corsa, Giansanti lo segue mentre Tamburini staccato di pochissimo controlla la situazione. Il gruppo dei primi tre fa la differenza. Il primo degli inseguitori è Erbacci seguito da Velini e Cruciani. Solo 12.mo Gramigni.
Sul finale Tamburini prova a portarsi al comando ma per il campione italiano le porte sono sbarrate, ma Roberto insiste e Giansanti secondo, complice il calo delle gomme, non resiste al suo tentativo di sorpasso e cede…
All'ultimo passaggio Tamburini supera anche Dionisi e prende il comando della corsa. Il romagnolo sembra avere il passo per stare davanti ma Dionisi non molla e dopo la Ascari prende la scia della Yamaha e porta la sua Honda all'interno della parabolica. Sotto la bandiera a scacchi passa così per primo davanti a Tamburini e Giansanti. Con questa vittoria consolida la sua leadership con 50 punti in classifica, seguito da Giansanti 32 e Velini 31. 
Nella Moto2 resta incollato alle SS Andreozzi seguito a pochi metri da Marrancone sulla Bimota. Il pilota collaudatore prende le misure e supera Andreozzi portandosi in testa alla corsa della Moto2.
Ma Andreozzi con la FTR sul finale si riprende la posizione e ha la meglio su Marrancone e Tarozzi.
Pochi istanti prima del via Zanetti ha un brivido la sua moto ha un problema ed è costretto a rientrare ai box dove risolvono in fretta il problema e consentono al bresciano di allinearsi senza problemi. Quando si dice che una squadra funziona!
Al verde Barrier scatta al comando e si porta dietro Zanetti, Magnoni, le due Kawasaki di Mercado e Staring e la Ducati di Petrucci. A terra finisce Savadori alla sua terza con le "mille".
La gara è elettrizzante. In testa Barrier continua a difendersi dagli attacchi dei rivali, in particolare del compagno di squadra Zanetti, ad ogni passaggio. Magnoni con la sua BMW privata ha il passo e la velocità delle moto ufficiali. Oggi il romagnolo sente la vittoria alla sua portata e in più occasione mette il muso della moto del team Mascheroni davanti.
Negli ultimi giri Petrucci si porta in terza posizione davanti a Magnoni. La sua Ducati tiene con fatica la scia delle quattrocilindri bavaresi. Alle sue spalle scalpitano le Kawasaki di Mercado e Staring, lo spagnolo però perde il controllo e scivola.
Barrier intanto prende un piccolo margine di vantaggio, ma non riesce a scollarsi di dosso Zanetti. Le gare a Monza si decidono alla parabolica e con un colpo da maestro Zanetti si butta dentro prima tutti e per un'inezia ha la meglio Magnoni, mentre il compagno di squadra Barrier terzo, respinge l'ultimo tentativo di Petrucci.
Monza - Alla partenza della STK 600 scatta al comando Dino Lombardi, ma alle sue spalle attaccano senza esitazioni Vladimir Leonov, Nicola Morrentino, Riccardo Russo e il velocissimo Cocco. Il giovane Francesco è la rivelazione di questa stagione, guida in maniera aggressiva e fa segnare al secondo passaggio il giro veloce… ma a causa di un contatto con Riccardo Russo la sua gara termina nella ghiaia. A terra i duellanti davanti Leonov e Lombardi si contendono la testa della corsa. Sulla coppia di testa arrivano velocissimi Morrentino e in grande rimonta Monti.
La lotta al vertice lascia tutti con il fiato sospeso. Le quattro Yamaha viaggiano incollate e ad ogni staccata le posizioni si scambiano.
Negli ultimi passaggi succede di tutto. Lombardi è al comando, ma Leonov continua a passarlo alla staccata in fondo al rettilineo. Vladimir però esagera e cade in variante.
Lombardi ne approfitta e cerca di scappare, questa volta dopo il problema tecnico di Misano, vuole la vittoria, ma nella sua strategia non ha calcolato Monti che trova uno spiraglio e affronta al comando la parabolica e complice un errore di Nicola J che compromette l'ultimo tentativo di attacco di Lombardi conquista con autorità la gara davanti a Morrentino, terzo Lombardi.
Per Monti oltre alla vittoria, la prima in carriera, la soddisfazione di aver fatto segnare il giro veloce fermando il cronometro a 1'51.276.
Dopo la bandiera a scacchi l'esito della gara viene rivoluzionato. Alle verifiche tecniche la Yamaha di Monti viene squalificata e così il pilota toscano viene cancellato dalla classifica. Primo è quindi Morrentino, secondo Lombardi e terzo Gregorini.
In campionato comanda Lombardi con 33 punti, secondo Vitali con 31, terzo Gregorini con 26.
Recupera qualche posizione al via Moretti, ma per l'ex campione italiano il ritorno alle corse con la Rumi è più in salita del previsto.
Le tre Moto3 chiudono lo schieramento, sui rettilinei di Monza il divario dalle 125 si avverte più che sugli altri tracciati.
In testa sono sei i piloti che si contendono la vittoria Fenati, Popov, Kalia e Parziani, Antonelli e Alessandro Giorgi. Tutti hanno voglia di vincere e si innescano duelli anche molto duri tra i piloti della 125 tricolore che nonostante siano giovanissimi dimostrano un carattere tosto.
La gara è tutta nella lotta fra Calia, Fenati e Popov che si studiano ad ogni passaggio. La veloce pista di Monza è davvero lunga per le ottavo di litro e sul tracciato brianzolo con le piccole 125 vincere è perlopiù una questione di tattiche e soprattutto di saper sfruttare le scie. I lunghi rettilinei sono il punto ideale per mettersi in coda al pilota che precede e tentare poi in variante il sorpasso.
Antonelli tenta di agganciare il gruppetto di testa ma ormai ha un distacco di più di due secondi dai primi.
Sul finale Fenati, pilota del team Italia, vuole vincere e respinge tutti gli attacchi di Popov e Calia. La furbizia e la tenacia di Fenati lo ripagano. I tre entrano affiancati in parabolica ma è Fenati ad uscire per primo, alle sue spalle Popov e Calia che rischia di cadere proprio in parabolica.
Primo delle Moto3 Pontone con la Ioda, seguito dal compagno Stirpe e dalla Moriwaki di Zanella.
La vittoria rilancia in classifica Fenati. In campionato è Popov in testa con 45 punti, seguito da Kalia con 36 punti, terzo Fenati a 25 punti.
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