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Torna la tassa di possesso per le storiche

di Riccardo Matesic il 22/12/2014 in Attualità

Il Governo non ha sentito ragioni e ha reintrodotto la tassa di proprietà per i veicoli fra i 20 e i 30 anni d'età. Ora però bisogna vedere come reagiranno le regioni. Perché la tassa compete a loro...

Avevamo dato conto nei giorni scorsi della grande attività di lobbying messa in campo dalla FMI e dall'ASI per cercare di far recedere il Governo dalla decisione di assoggettare nuovamente i veicoli d'interesse storico alla tassa di possesso.
Torna la tassa di possesso per le storiche
Purtroppo tutto ciò non ha sortito alcun effetto. L'Esecutivo ha tirato dritto, lasciando nel maxiemendamento che costituisce la Legge di Stabilità per il 2015 questa misura. E se non interverranno modifiche dell'ultim'ora (assai improbabili) prima di Natale sarà legge.
Dunque, a partire dal prossimo anno il bollo resterà tassa di circolazione solo ed esclusivamente per i mezzi che abbiano superato i 30 anni d'età (fa fede la data di costruzione, non quella d'immatricolazione).
Ma non è così semplice. Perché la tassa di possesso è regolata da leggi regionali che, di fatto, avevano già bypassato la legge nazionale in molti casi. Qualcuna concedendo automaticamente l'agevolazione (Lombardia), qualcun'altra reintroducendo la tassa di possesso (Toscana). E a oggi nessuno sa come intendono muoversi le regioni!
La legge di Stabilità ha deciso anche la soppressione degli elenchi che ogni anno la Federmoto redigeva per individuare i modelli di veicoli d'interesse storico. Ma la FMI sta comunque preparando l'elenco 2015, e sta valutando di porre il quesito su come intendano muoversi alle singole regioni. Laddove non c'è una legge regionale, come nel Lazio, è chiaro che farà fede il nuovo ordinamento nazionale. Ma laddove invece tale legge c'è, è tutto da vedere.
Dal punto di vista assicurativo, infine, si torna all'articolo 60 del Codice della Strada, per il quale i veicoli d'interesse storico sono quelli iscritti nei registri storici riconosciuti.
Con ogni probabilità sarà più facile dunque godere di agevolazioni assicurative se il proprio mezzo risulterà iscritto in un registro ufficiale. Ma tutto è demandato alla politica commerciale della singola compagnia assicuratrice. Quindi non si esclude la possibilità di trovare offerte anche più valide basate ancora esclusivamente sulla variabile dell'età del mezzo o dell'inserimento dello stesso nella già citata lista pubblicata annualmente dalla FMI.

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