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EICMA: i tipi da Salone

Marco Gentili il 03/11/2017 in Attualità

Alla vigilia e durante il Salone della moto si incontra un'ampia varietà umana, una corte dei miracoli che gira attorno al mondo delle due ruote. Ecco le specie che è più facile incontrare nei padiglioni della Fiera (e nelle immediate vicinanze)

EICMA: i tipi da Salone
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I giorni che ci avvicinano all’EICMA ricordano, per clima e attese, quelli che da bambini precedevano il Santo Natale. A un occhio più disincantato, il Salone di Milano (e dintorni) è un luogo dove le specie umane più bizzarre si incontrano.

1. IL CACCIATORE DI BIGLIETTI
Questa figura inizia a manifestarsi circa due settimane prima dall’evento e prende di mira giornalisti del settore e più in generale un addetto ai lavori. Si tratta di un conoscente, ma può anche essere un perfetto sconosciuto, che ti abborda ben sapendo qual è il tuo mestiere, con l’unico scopo di scroccarti un biglietto omaggio per il Salone. Purtroppo facile da incontrare, difficile da debellare. Livello di fastidio: piattola nella zona pubica.

2. IL RE DEL COCKTAIL
Il mondo della moto è circondato da una pletora di addetti ai lavori, blogger o sedicenti tali, molto abili a tessere le lodi di se stessi, la cui vera professione è quella di saltare di cocktail in cocktail, con l’unico scopo di mangiare e bere gratis. Una corte dei miracoli popolata da sedicenti giornalisti, le cui stesse madri o mogli ignorano il blog semiclandestino dove essi lavorano. Livello di patetismo: Piccola fiammiferaia.

3. L’IMBUCATO
Di solito si incrocia questa specie vivente durante il primo giorno dedicato agli operatori, in Fiera. Si tratta di un signore (in genere sui 50 anni, libero professionista, piuttosto abbiente) che poco c’entra col mondo delle due ruote ma che, attraverso un giro di amici degli amici, è riuscito a procacciarsi un pass per operatori. Lo riconosci perché si vanta con tutti quelli che gli capitano a tiro di essere uno che conta, perché è entrato in Fiera senza tirare fuori un euro. Livello di simpatia: emorroidi in bicicletta.

4. L’INGEGNERE
Durante i giorni dell’apertura al pubblico, si aggirano maschi di razza bianca caucasica, in formazione di piccoli gruppetti, all’interno degli stand. Tra di essi, ce n’è sempre uno che sdottora sulla coppia della novità di turno, magnifica le doti della fasatura delle valvole, discetta con fare dottorale sull’inclinazione del cannotto di sterzo e si infervora, bava alla bocca, confrontando una moto con l’altra. Il tutto solo per sentito dire. Livello di fastidio: mattonata sullo scroto.

5. IL MANIACO SESSUALE
Al Salone, si sa, oltre alle moto si va anche per vedere le ragazze che popolano gli stand. Il problema è che gran parte dei visitatori va solo per spogliare con gli occhi le già poco vestite hostess appollaiate sulle moto in mostra. Ma ancor più deprimente è ascoltare i commenti dei gruppi di maschi di fronte alle suddette ragazze, roba che nemmeno uno che non vede una donna da 60 anni. Ecco, in certi momenti sarebbe anche il caso di vergognarsi di appartenere al genere maschile. Livello di empatia col genere femminile: Pietro Pacciani.

6. IL REGISTA FALLITO
Armato di selfie stick e con velleità nemmeno poco nascoste da Sergej Michajlovic Ejzenštejn, riprende armato di smartphone la sua intera presenza al Salone della moto. L’intento è quello di girare del materiale buono per montare un filmato da caricare su Youtube. O, ancor peggio, quello di trasmettere l’ennesima inutile diretta Facebook in cerca di qualche like in più. Roba che anche Mark Zuckerberg chiederebbe i danni.

7. IL CACCIATORE DI GADGET
Forse la più temibile e predatoria creatura che affolla il Salone, il cacciatore di gadget pascola tranquillo i vari stand in occasione delle presentazioni, salvo poi uscire allo scoperto al termine delle stesse. Qui tira fuori tutte le tecniche più letali con l’unico scopo di accaparrarsi il maggior numero di gadget messi a disposizione da parte delle case. Tra i più ambiti da questa specie di polipi antropomorfi, chiavette usb, adesivi, cappellini, portachiavi. Se non li conoscete, fate attenzione. Sono disposti a cavarvi un occhio o a frantumarvi il setto nasale per accaparrarsi l’ambito premio. Livello intellettivo: lo stesso di Gollum ne Il Signore degli Anelli.

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