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È morto Giorgio Mazzilli, padre della regolarità italiana

il 02/10/2017 in Attualità

È morto a 87 anni il fondatore della Mazzilli Moto: negli anni 70 realizzò una serie di moto da regolarità con motori Sachs apprezzatissime dai piloti e che vinsero gare di prestigio come la Valli Bergamasche

È morto Giorgio Mazzilli, padre della regolarità italiana
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È morto Giorgio Mazzilli. Il fondatore dell’omonima casa motociclistica, attiva nella produzione di moto da regolarità negli anni 70, aveva 87 anni. Dopo essere stato in gioventù pilota di regolarità con Gilera, Capriolo e Laverda, nel gennaio 1969 progetta il primo prototipo di motore Maico in configurazione cross, mentre lo studio del telaio è finalizzato alla costruzione di una piccola serie di moto da regolarità.

GLI INIZI DELLA MAZZILLI Nel novembre dello stesso anno inizia la reale progettazione del modello da regolarità dotato del motore tedesco Sachs 125 cc a 5 marce. Sono datati inizi dell’anno 1970 i primi 5 esemplari con motori Sachs di 100 e 125cc destinati a lui stesso e ad amici-piloti (Toso, Picozzi, Galli).

SEI ANNI DI SUCCESSI, POI LA FINE
Nello stesso anno, visto l’ottimo esito ottenuto sui campi da gara, Mazzilli realizza la sua prima serie costruendo circa 90 moto. Nel 1972 arriva la seconda serie (con il filtro sul serbatoio) prodotta in 100 esemplari che partecipò alla 24° Valli bergamasche. Nel 1974 le moto – giunte alla terza serie - si rifanno il vestito: nuova livrea e raccordo sella-serbatoio continuo. Nel 1975 arriva il modello Tubone, così soprannominato per la particolare forma della marmitta, prodotto in 90 pezzi. L’anno successivo termina l’avventura di questo artigiano-costruttore, con la sesta serie: circa 50 mezzi costruite tra il 1975 e il 1976, caratterizzate da serbatoio in alluminio, portafaro e parafanghi dell’americana Preston.

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