Dopo KTM (di cui detiene il 48% delle azioni), il gruppo indiano Bajaj continua la sua politica di espansione sottoscrivendo un accordo di collaborazione strategica con Triumph. Ma cosa cambia l’annuncio che ha scaldato il sonnacchioso agosto del mondo delle due ruote?

Innanzitutto, l’accordo non prevede alcuno scambio di azioni al momento. Insomma, Bajaj non ha comprato quote di Triumph (ma non è da escludere che ne diventi socio di minoranza in futuro). La collaborazione permette però al costruttore indiano di presidiare anche il mercato dell’ “easy riding” (ossia quello delle moto non sportive, che copre grazie a KTM) e del classic, mentre a Triumph permetterà di sbarcare in forze su mercati come quello indiano, che possono garantire volumi commerciali (18 milioni di pezzi all’anno) ben superiori a quello europeo.

La collaborazione porterà a un reciproco rafforzamento ma anche allo sviluppo di nuovi modelli di media-piccola cilindrata (lo stesso che Triumph aveva abortito qualche anno fa, con la Street 250) che tanto successo riscuotono nel mercato indiano. Queste nuove moto verranno prodotte nello stabilimento indiano di Chakan e, stando alle prime previsioni, non dovrebbero vedere la luce prima di 2-3 anni.