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Triumph Street Twin: inglese, raffinata, per tutti

di Pino Mottola il 11/12/2015 in Anteprime

In diretta dalla presentazione stampa a Valencia, ecco le prime impressioni sulla rinnovata inglese della gamma "classic": la Street Twin mantiene la cilindrata di 900 cc ma guadagna il un motore tutto nuovo raffreddato a liquido e il carattere intuitivo e accogliente che ne ha decretato il successo negli anni

Triumph Street Twin: inglese, raffinata, per tutti
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In un mondo dove si fa la corsa a chi ce l'ha più grosso, c'è qualcuno che sa emozionare con 55 CV. Lasciate a casa i preconcetti: non bisogna farsi influenzare da questo dato, perché la sostanza sulla nuova Triumph Street Twin è molto più importante.

Il merito è tutto della coppia (80 Nm a 3.200 giri/min) interessante e sostanziosa: la moto ai medio-bassi è davvero piacevole, pronta subito al gas, con una bella schiena. Inutile insistere col gas, meglio cambiare subito sfruttando subito la grande coppia, che dà gusto. Il rinnovato bicilindrico parallelo di scuola inglese, ora con raffreddamento a liquido ed elettronica evoluta, mantiene un pochino di on/off, che abbinato alla coppia robusta ti spiazza sulle prime, specie in città. Il cambio quando si va piano è morbido, mentre forzando il ritmo diventa un po' più duro e rumoroso (fa 'clock' soprattutto in scalata); comunque è sempre preciso. Morbida la frizione, perfetta per la destinazione di utilizzo

La Street Twin ha mantenuto le dimensioni della vecchia Bonneville: è un po' piccola per i più alti, che si ritrovano con le ginocchia un po' in gola, ma in generale è accogliente, comoda e soprattutto intuitiva e facilissima. Maneggevole, in città si usa quasi come uno scooter, aiutata da un azzeccato equilibrio alle bassissime velocità, che porta a muoversi con agilità anche tra le macchine. Nonostante le dimensioni contenute, la Street Twin ha una bella sella, comoda anche per il passeggero... E non è poco. 
La nuova Triumph è bella, il radiatore poco invasivo non rovina la linea. Anche a livello di materiali e finiture è fatta bene: ottime pedane, leve, comandi al manubrio regolabili, chiusure dei collettori di scarico, cover corpo farfallato; solo le frecce sarebbero potute essere più belle a livello di fattura e per i parafanghi, su una moto così, fa sempre strano vedere la plastica.
Il plus della Street Twin è quello di essere semplice per le persone senza esperienza ma, allo stesso tempo, anche goduriosa per chi non è alle prime armi. Non è una piuma, ma pesa il giusto (198 kg a secco) e va guidata rotonda, portandola in giro senza esasperare le frenate e gli inserimenti: la ciclistica è sincera e le sospensioni hanno una taratura in linea con il carattere della moto, così come le gomme Pirelli Phantom, tonde ma dal grip buono anche su questo asfalto freddino e un po' umido. Tra le curve, se condotta in questo modo, dà gusto e piega bene senza strisciare le pedane. Quando si va un po' più forte non sarebbe male avere un po' più di freno anteriore, che sarebbe comunque un di più. A posto l'ABS, anche al posteriore non è invasivo. 
Insomma, la nuova Triumph è una di quelle moto che ti invogliano a saltare su e perdere del tempo, gustandosi la strada con una marcia lunga (la sesta nei trasferimenti non avrebbe fatto male) e godendosi sia la coppia sia il sound... che con un bello scarico e qualche scoppio in rilascio sarebbe davvero il massimo. Davvero una bella motina, venduta a un prezzo ragionevole: 8.700 euro. E come sempre, una base eccellente per la personalizzazione, anche grazie ai nuovi kit della Casa: lo 'Scrambler' (1.880 euro), il "Brat Tracker" (1.515 euro) e l'"Urban" (1.351 euro).

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