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Triumph Street Cup: una sportiva soft

di Pino Mottola il 19/01/2017 in Anteprime

Chiamatela urban sport, racing classic o soft sport, la sostanza non cambia, perché la nuova Triumph Street Cup, oltre ad avere stile, è capace di regalare un sacco di gusto quando si trovano quattro curve fatte bene...

Triumph Street Cup: una sportiva soft
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In diretta da Siviglia. Manubrio basso e un po' chiuso, look monoposto e stile da vendere, ecco la nuova Triumph Street Cup. Chiamatela urban sport, racing classic o soft sport, la sostanza non cambia, perché questa inglesina è capace di regalare un sacco di gusto quando si trovano quattro curve fatte bene. Manubrio basso dicevamo, pedane lì dove te le aspetti quando impugni due corna così e una sella che, oltre ad essere bella, è anche accogliente.

Prima dentro (un po' lunga nel traffico) e in sella tutto è di una semplicità straordinaria, sia quando si va a passeggio sia quando si forza il ritmo. Prima, seconda, terza, quarta, quinta e si va via veloci, anzi una sesta non avrebbe stonato per niente.

Tra le curve
di questa strada meravigliosa nella campagna di Siviglia si gioca con la seconda, la terza e la quarta, anche grazie alla ottima frizione: la rapportatura è perfetta quando si trotta, mentre quando si galoppa la seconda e la terza avrebbero potuto avere una spaziatura più diluita, così da far sentire meno il cambio marcia.

Il motore bicilindrico da 900 cc rimane una garanzia di piacere, non è un mostro di potenza ma ha un'anima vera. Lo senti pulsare, è vivo, perché quando lo vai richiamare con il gas con una marcia lunga lui ti ripaga con suoni e vibrazioni positive.

Più la guidi e più la apprezzi la Triumph Street Cup, mai iper-reattiva ma sempre sincera e morbida nei cambi di direzione, anche grazie al profilo delle gomme Pirelli Phantom: osservandola da fermo ti immagini le sensazioni che ti darà alla guida, che alla fine sono proprio quelle, dove l'equilibrio dinamico va oltre la ricerca delle prestazioni. Forse proprio per questo il freno anteriore va azionato con decisione per ottenere potenza, che comunque c'è. Un impianto più pronto avrebbe del resto forse pregiudicato il setting complessivo delle sospensioni, tendenti al morbido ma assolutamente non cedevoli, e il bilanciamento generale. Buono il lavoro del doppio ammortizzatore posteriore, capace sia di sostenere sia di mantenere un adeguato livello di comfort in tutte le situazioni cittadine dove l'asfalto è rattoppato o bucato.

Finiture come al solito di livello come ci hanno abituato tutte le ultime Triumph, anche se si sarebbe potuta evitare la doppia saldatura sul manubrio. E belli anche i due colori, su base gialla (la più azzeccata) e su base nera.

Un anno fa salimmo in sella alla Street Twin, ora siamo appena scesi dalla Street Cup - già in vendita a 10.600 euro -
, (per scoprire nei dettagli come è fatta, clicca qui!e oggi proveremo la Scrambler. Un solo DNA, per tre differenti stili.
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