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Quadro4: il primo test

di Stefano Borzacchiello, foto di Massimiliano Serra il 27/05/2015 in Anteprime

Dopo averlo visto e studiato ai Saloni, abbiamo provato il Quadro4, il primo e unico scooter a quattro ruote basculanti prodotto dalla Quadro Vehicles. Ecco il nostro primo test

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ll Quadro4 è una rivoluzione. Una rivoluzione annunciata qualche anno fa e che ora arriva nelle concessionarie, per provare a cambiare il modo di spostarsi in città e fuori. È qualcosa di diverso da qualsiasi altro mezzo e siamo sicuri che farà discutere, così come lo fece anni fa l'arrivo del primo scooter a tre ruote.

La curiosità è tanta, e per provarlo senza "preconcetti" abbiamo provato a resettare tutte le nostre esperienze a due e tre ruote. Con questo spirito libero siamo saliti in sella nel nostro breve test per provare come si guida... e se davvero si può piegare con quattro ruote.

Dopo averlo analizzato e scrutato ai Saloni, le sue forme spigolose ci erano note, così come la tecnica che ha la sua peculiarità nello schema basculante delle sospensioni idrauliche HTS (Hydraulic Tilting System) all'anteriore e al posteriore. Un altro elemento distintivo è la trazione a due ruote motrici permessa dal nuovo motore posto al centro del telaio e dotato di differenziale integrato. Alla trasmissione finale provvedono cinghie dentate, una per ruota.

Per quanto riguarda la praticità, il Quadro4 ha un ampio vano di carico sotto la sella del passeggero, in grado di contenere un casco integrale; ospita anche il tappo di rifornimento e una presa 12V. Vi sono poi altri due cassetti nel retroscudo, di cui uno molto profondo e l'altro più piccolo con la seconda presa 12V. Per parcheggiare questo mezzo, non serve il cavalletto e non manca il freno di stazionamento, che si inserisce tirando la leva sul lato destro della seduta.

È arrivato il momento, saliamo in sella, appoggiamo i piedi sulle pedane, togliamo il freno a mano, abbassiamo la leva del blocco delle sospensioni nel retroscudo, e… restiamo in equilibrio. Magia? No, è l'effetto delle quattro ruote e della taratura del sistema HTS, che regala da fermi una bella iniezione di fiducia.

Le conseguenze dinamiche di questa "solidità" le scopriamo però alla prima curva: l'avantreno richiede una certa energia per inserirsi nella svolta. Il Quadro4 va tirato dentro la curva. Capito il meccanismo, familiarizzato con la nuova tecnica di guida e con i tempi di risposta del mezzo, iniziamo a guidarlo con maggior disinvoltura. Bisogna imparare a fidarsi, a quel punto il feeling aumenta e con esso la voglia di osare e di vedere dove si può scendere. Qui il Quadro4 fa davvero la differenza e consente di raggiungere inclinazioni esagerate senza alcuna difficoltà, anche a velocità ridotte. Mostrando al contempo una precisione notevole nel mantenere la traiettoria.

Nei cambi di direzione è altrettanto efficace: il sistema HTS in questo frangente si rivela fluido e sempre preciso, quasi ci si dimentica di avere due ruote in più.

La frenata combinata, comandata dalla leva sinistra (mentre la destra lavora solo sui dischi anteriori) è un bell'aiuto nel gestire le decelerazioni con disinvoltura. Il freno a pedale, obbligatorio per l'omologazione L5e, è invece meno pratico da usare.
L'impianto è pronto, potente e solo nelle situazioni di emergenza si arriva al bloccaggio, ma contando su quattro ruote di appoggio non si rischia mai di perdere il posteriore (come sui tre ruote) o che lo sterzo si chiuda. Per ora non ci sono controlli elettronici e l'ABS non è disponibile, ma ci stanno lavorando e in futuro arriverà.

In città le dimensioni, il passo lungo e l'inerzia lo rendono poco maneggevole, ma non si resta imbottigliati nel traffico come su un'auto e una volta prese le misure anche lo slalom diventa più naturale.

In partenza girando il gas lo scatto è modesto: il nuovo monocilindrico da 30 CV, accordato ad una trasmissione fluida, si rifà però ai medi regimi e in allungo, dove consente di raggiungere e superare in poco spazio i limiti autostradali. In questa situazione lo scooter si rivela protettivo e le vibrazioni sono davvero modeste.

Per ora il Quadro4 è unico, non ha rivali e il prezzo (10.650 euro c.i.m.) seppur importante è allineato a quello degli scooter top di gamma, che però richiedono la patente moto, mentre per l'innovativo 4 basta anche la sola B.

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