A un anno dal lancio del progetto Rushmore che ha "rivoluzionato" il modus operandi da parte di Harley-Davidson nello sviluppare i propri prodotti, arrivano i primi aggiornamenti relativi alla famiglia Touring, per ora l'unica a godere di tale progettualità. Tralasciando le semplici variazioni cromatiche apportate alle Road King, Street Glide Special (che in più ha l'impianto multimediale Boom! Box 6.5GT), Electra Glide Ultra Classi e Ultra Limited, le novità vere per il 2015 sono la Electra Glide Ultra Limited Low (di cui potete leggere a chiusura del servizio) e la Road Glide Special.

È proprio su quest'ultima che concentreremo la nostra attenzione, visto che tra tutte le Glide, è quella che più attira la nostra curiosità per la sua personalità estetica forte e sportiveggiante. Conosciuta anche come "lo squalo" per il caratteristico scudo proteso in avanti proprio come il muso del temibile cacciatore marino, la somiglianza con il predatore è accentuata dai "glaciali" fari a led Daymaker e dalle tre prese d'aria (vere e proprie bocche richiudibili) celate sopra e ai lati del gruppo ottico. Soluzioni inedite figlie di quel maggiore coinvolgimento dei clienti nelle scelte tecniche (il progetto Rushmore), che sulla Road Glide ha portato anche il bicilindrico Twin Cam 103 di ultima generazione (ma privo del raffreddamento a liquido per le testate, per ora esclusiva delle Electra), il telaio che sfrutta un cannotto di sterzo più rigido e una forcella più solida, l'ABS di serie con frenata combinata a controllo elettronico, le borse con comando d'apertura semplificato "one touch" e il superlativo sistema multimediale Boom! Box 6.5GT, comprensivo di impianto audio da paura, cruise control, navigatore, radio, CB, porta USB (o bluetooth) per collegare lo smartphone. Insomma, gli mancano giusto i Pugni Atomici Rotanti a lato della carena per essere come la moto di Tetsuya, il pilota del Grande Mazinga.

Per nostra fortuna il test si è tenuto su strade di montagna con curve scorrevoli e dal raggio costante, perfette per non accorgersi minimamente delle dimensioni e pesi poco contenuti ma ben distribuiti. La Road Glide Special, infatti, come tutte le cruiser H-D non ha il cruccio della bilancia, ma grazie al baricentro basso e allo scudo ancorato al telaio che non grava sullo sterzo (come invece accade su tutte le altre Glide), tra le curve è quella che più fa venir voglia di osare. Il feeling con l'avantreno, infatti, è più che discreto, soprattutto sul veloce dove la ruota da 19 si fa sentire in positivo sulla stabilità di marcia, con una risposta ai comandi del pilota discretamente rapida. La Road Glide non dispiace nemmeno nel misto, dove il profilo "spinto" del pneumatico anteriore regala quel pizzico di rapidità che invoglia ad aggredire le curve e a piegare, nonostante la forte sensazione di avere la ruota parecchio lontana, insinui qualche dubbio sul grip, specie in ingresso con moto inclinata. Ma come abbiamo scritto, è solo una sensazione. Anche perché, com'è ovvio, non è che si pieghi poi tanto e, in fatto di appoggio a terra, la Road Glide Special (così come le altre tourer) calza scarpe Dunlop di concezione moderna, con le spalle dalla mescola più morbida proprio per offrire più trazione possibile in piega. Inoltre, le sospensioni fanno bene il loro compitino, copiando l'andamento dell'asfalto, tenendo sufficientemente a bada i trasferimenti di carico in frenata e in accelerazione, riuscendo anche a smorzare qualche colpo più secco. Tutto questo, naturalmente, adottando uno stile di guida morbido e non spigoloso, consono a un mezzo di quasi 400 kg e lungo quanto una citycar.