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KTM story: dall’officina di Mattighofen al mercato globale

Redazione
dalla Redazione il 04/07/2023 in Moto & Scooter
KTM story: dall’officina di Mattighofen al mercato globale
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La Kronreif Trunkenpolz Mattighofen nasce in Austria grazie alla passione dell'ingegnere Hans Trunkepolz che la fondò nel 1934 a Mattighofen. Negli anni è divenuta una delle più importanti case motociclistiche al mondo. Scopri la sua storia su Dueruote.it

La Kronreif Trunkenpolz Mattighofen (KTM) nasce  nel 1934 e come tante altre realtà dell’epoca, all’inizio è solo un'officina di riparazioni per auto e moto gestita dal suo fondatore, Hans Trunkenpolz.

Il primo passo verso il mondo dei costruttori avviene con il passaggio alla produzione di biciclette, ma è nel 1951 che arriva la prima vera moto, la R 100.

Nel 1953 Ernst Kronreif, un importante uomo d'affari, si offrì di amministrare l'azienda che stava prendendo piede nel mercato motoristico austriaco e da quel momento la fabbrica prese ufficialmente il nome KTM Motorfahrzeugbau AG.

Sebbene le prime vittorie in campo sportivo siano arrivate dal fuoristrada, con la vittoria alla Sei Giorni del 1956, a partire dal 1957, KTM iniziò a produrre altri due modelli stradali, la Trophy 125 e lo scooter Mirabell.

All’inizio degli anni ’60 però la produzione di moto viene sospesa, puntando piuttosto sullo scooter Ponny e sulla prima bicicletta a motore della casa austriaca, anche se KTM continua intanto a specializzarsi nel settore fuoristrada e nel 1964 forma la sua prima squadra ufficiale, lanciando anche alcuni modelli nel mercato americano.

KTM story: dall’officina di Mattighofen al mercato globale

A partire dal 1970 KTM inizia a produrre motori in proprio e la gamma torna ad espandersi, tanto che nel 1974 il listino della casa di Mattighofen comprende una gamma di ben 42 modelli, divisi tra da motocross, enduro e scooter. Nello stesso anno il russo Gennadij Moiseev ottiene con la KTM ufficiale il primo posto nel Mondiale motocross 250.

Nei primi anni ’80 le fuoristrada austriache sono tra le prime ad adottare il raffreddamento a liquido e i freni a disco anteriori e posteriori, affermandosi come uno dei marchi più innovativi e all’avanguardia. Nel 1987 arriva un’ulteriore novità con l’introduzione dei motori a quattro tempi, mentre viene interrotta definitivamente la produzione di ciclomotori e scooter.

Proprio a metà degli anni ‘80 arrivano però le prime difficoltà finanziarie, che comportano problemi di consegna agli importatori e problemi tecnici e di affidabilità dei vari modelli. La situazione migliora nel 1987 con la trasformazione di KTM in società per azioni e l’arrivo di nuovi capitali, ma nel 1989  la famiglia Trunkenpolz cede la proprietà alla GIT Trust Holding, guidata dall'ex politico austriaco Josef Taus che decide di puntare tutto sul settore delle biciclette, trascurando il settore moto. La strategia si rivela disastrosa e nel 1991 KTM arriva a registrare perdite per oltre 25 milioni di scellini austriaci e la GIT Trust Holding è costretta a chiedere la liquidazione della società nel dicembre del 1991.

KTM story: dall’officina di Mattighofen al mercato globale

L'azienda viene salvata dividendo la stessa in tre società distinte: KTM Sportmotorcycles GmbH, produttrice di moto, KTM Fahrrad GmbH, produttrice di biciclette e KTM Kühler GmbH, che produce radiatori.

Il primo prodotto del nuovo corso KTM, guidata ora da ex soci e collaboratori del marchio, è la nuova LC4 del 1993, mentre grazie al supporto di un altro famoso marchio austriaco, la Red Bull, KTM può dedicare grandi investimenti all’attività sportiva spingendo il concetto “Ready to Race” e nel 1995 acquista il gruppo Husaberg.

Nel 2002 fa il suo esordio un altro motore storico per KTM: il bicilindrico LC8. La prima moto equipaggiata con il V2 a 75° è la KTM 950 Rally, in sella alla quale Fabrizio Meoni vince la Dakar nel 2002. Successivamente, l’LC8 è stato montato sulle 950 Rally e Adventure e sulla 890 Super Duke, confermandosi un propulsore in grado di crescere, evolvere, migliorare e garantire prestazioni sempre eccellenti, fino ai giorni nostri.

Dopo aver consolidato la sua gamma nei primi anni 2000, KTM compie un ulteriore, rischioso, passo, sviluppando il nuovo progetto automobilistico X-Bow, presentato in anteprima al Salone di Ginevra del 2007. Gli alti costi di sviluppo dell’auto e altri investimenti sbagliati mettono nuovamente in crisi la KTM che ripiomba nel baratro del fallimento. In soccorso della dirigenza austriaca arrivano i capitali di Bajaj Auto, società indiana che attraverso la sua controllata Bajaj Auto International Holdings BV entra in società con KTM grazie alla partecipazione del 14,5% in KTM Power Sports AG. Successivamente Bajaj, dopo aver lanciato il marchio KTM in India occupandosi della rete di vendita ha aumentato negli anni la sua partecipazione arrivando fino al 48%, mentre il restante rimane nelle mani della Pierer Group.

Dal 2011 nello stabilimento Bajaj di Chakan, vicino a Pune, vengono prodotte tutte le KTM da 125 cc a 390 cc e le Husqvarna da 125 cc a 401 cc dedicate al mercato mondiale, mentre le cilindrate maggiori vengono prodotte ancora in Austria.

Nel gennaio 2013 KTM acquista Husqvarna dal gruppo BMW, mentre ad ottobre 2019 fa l’ultima spesa tra i marchi offroad europei, acquisendo il 60% della spagnola GasGas.

KTM story: dall’officina di Mattighofen al mercato globale

Nel 2015 viene annunciato l’esordio in MotoGP e l’anno successivo Mika Kallio porta in gara per la prima volta la nuova RC16 nell’ultima gara della stagione a Valencia. Ad agosto 2020, sul circuito di Brno arriverà la prima vittoria del marchio austriaco in MotoGP con il sudafricano Brad Binder.

Nell’ottobre 2021 arriva l’ultima ristrutturazione societaria: il controllo di KTM passa alla holding austriaca Pierer Mobility AG che possiede anche il controllo di GasGas e di Husqvarna Motorcycle. La Pierer Mobility AG a sua volta è partecipata al 73.9% dalla Pierer Bajaj AG, una società mista partecipata dall’austriaca Pierer Konzergesellschaft e l’indiana Bajaj Auto.

A fine 2022 arriva l’annuncio dell’acquisto del 25,1% di MV Agusta. La partnership prevede che KTM fornisca il proprio supporto nella gestione dell’ufficio acquisti, oltre alla parziale distribuzione della gamma MV Agusta attraverso la rete commerciale mondiale di Pierer Mobility.

Nel gennaio 2023 la produzione di moto KTM e Husqvarna in India raggiunge il traguardo del milione di unità.

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