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Ducati: Multistrada sempre più "totale"

il 03/11/2014 in Moto & Scooter

Profonda rivisitazione per la Multistrada, che accentua ulteriormente il suo carattere eclettico con una serie di ritocchi. Il pezzo forte però è il motore Testastretta DVT, a doppia fasatura variabile

Ducati: Multistrada sempre più "totale"
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A quattro anni dalla sua nascita, la Multistrada 1200 si rinnova. Lo fa adottando il nuovo motore Testastretta DVT (Desmodromic Variable Timing), quello dotato della inedita doppia fasatura variabile. In pratica i tempi di apertura e chiusura delle valvole sono regolati separatamente da questo nuovo congegno, che "accorda" la distribuzione con il regime di giri. Il risultato è un motore con molta potenza ad alto regime, ma anche regolarità d'utilizzo e coppia ai regimi più bassi. E, particolare importante, consumi ridotti dell'8%.
Partiamo dalle prestazioni? 160 CV a 9.500 giri/min e una coppia massima di 136 Nm a 7.500 giri. Attenzione però, già a 3.500 giri si hanno 80 Nm, e si superano i 100 dai 5.750 giri.
Eccolo il vantaggio del sistema DVT che, tra l'altro, permette risultati simili con emissioni già in regola con il futuro protocollo d'omologazione Euro 4 (in vigore dal 2016).
Da segnalare lo sforzo fatto per diradare i tagliandi e ridurre le spese di gestione: tagliando ordinario ogni 15.000 km (o ogni anno) e registrazione valvole ogni 30.000 km.
Una raffinata gestione elettronica
Come tutti i modelli di punta Ducati, anche la Multistrada ha una dotazione elettronica di primo livello. Il nucleo principale è la centralina inerziale (IMU = Inertial Measurement Unit), che misura in tempo reale gli angoli di rollio, imbardata e beccheggio, nonché le velocità delle relative variazioni d'assetto.
Grazie alla IMU, l'ABS può funzionare pure in curva, e -solo per la versione S- il gruppo ottico anteriore a LED attiva le Cornering Lights (DCL), un fascio di luce aggiuntiva che illumina l'interno della curva. Un concetto analogo al faro adattativo, declinato però in maniera leggermente differente.
Non mancano il Ducati Wheelie Control (DWC), il sistema antimpennata che monitora entrambe le ruote, e il Traction Control. Il tutto, unitamente all'ABS, è regolabile su più livelli d'intervento, fino al disinserimento completo. Ma per i più pigri saranno sufficienti le 4 mappature (Sport, Touring, Urban ed Enduro), che comprendono i settaggi ottimali per tutti questi controlli elettronici di sicurezza.
Continuiamo con l'elettronica? Sulla versione S è montato il Ducati Skyhook Suspension (DSS), un sistema automatizzato che agisce sui settaggi di forcella e ammortizzatore (entrambi di marca Sachs) in tempo reale. La regolazione avviene su una serie di parametri, dalle impostazioni iniziali del pilota a velocità, tipo di strada e carico della moto.
Completano la dotazione il Cruise control e il Multimedia System (DMS), che consente di interfacciare lo smartphone con la moto per ricevere telefonate ed SMS o per ascoltare musica. Il tutto utilizzando comodamente i comandi dei rinnovati blocchetti e l'ampio display LCD, che diviene un vero e proprio TFT da 5 pollici per la versione S. Altre funzioni saranno utilizzabili con una specifica App IOS e Android. Obiettivo ergonomia
La Multistrada è nata come "moto totale", capace di accontentare lo sportivo, il turista e l'appassionato che vuole concedersi anche del fuoristrada leggero; senza ovviamente precludersi la possibilità di un uso quotidiano in città.
La mission dei progettisti con questa nuova versione era di migliorare il tutto. Ecco allora piccoli importanti particolari. La sella, ad esempio, è rastremata nella zona anteriore, per consentire di toccare facilmente terra anche ai più bassi. Ed è regolabile in altezza, da 825 a 845 mm. Tutta la seduta e la correlazione con pedane e manubrio sono stati rivisti, e ora il pilota è più comodo anche nella guida in piedi. Potendo contare pure su pedane con un gommino antiscivolo asportabile, per avere una maggior presa con gli stivali da fuoristrada sulla parte metallica dentata.
I viaggiatori troveranno utili le due prese di corrente, una posta nel cupolino e l'altra sotto la sella, dove trova posto anche una USB specifica per il telefono. In tutto il carico massimo che si può prelevare è pari a 8A, circa 106 watt. Sufficiente per ricaricare più congegni elettronici o per l'abbigliamento invernale riscaldato.
Infine i dati sul peso: 209 kg a secco per la versione Base (232 in ordine di marcia), 212 per la S (235 in marcia) che aumentano di un ulteriore chilogrammo per la D-Air, la versione abbinata con la giacca airbag della Dainese.
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