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Ghezzi-Brian Motard V-Twin

il 18/06/2012 in Moto & Scooter

Svelata la notizia che voleva una nuova Moto Guzzi pronta ad infiammare i cuori di tutti gli appassionati del bicilindrico lariano. In verità, a fianco del famoso motore non c'è l'aquila di Mandello, ma il nome della factory strettamente legata al marchio lombardo

Ghezzi-Brian Motard V-Twin
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Ghezzi-Brian ha da sempre voluto operare sulla linea dei piccoli costruttori artigianali, collocando i propri prodotti nelle nicchie non coperte dalle Case, nella fattispecie di Moto Guzzi, che col suo propulsore, forte e generoso, apre grandi spazi alla fantasia realizzativa di moto piene di personalità. L'azienda lombarda lo ha dimostrato più volte con i loro prodotti, che passano dal mondo naked a quello delle supersportive arrivando, oggi, a toccare anche quello delle motard di grossa cubatura con l'inedita Motard V-Twin.
Come accade per tutti i modelli realizzati dal duo di Lecco, anche sulla loro ultima creatura risaltano linee poco convenzionali, studiate non solo per donare una forte personalità alla moto (il doppio faro sovrapposto è un marchio di fabbrica), ma anche per rispondere ad esigenze dinamiche e di comfort, dove l'ampio cupolino sembra promettere una più che discreta protezione aerodinamica.
La Motard V-Twin tecnicamente è fortemente imparentata con la Moto Guzzi Griso, non solo per motore utilizzato – l'unita a iniezione elettronica e quattro valvole per cilindro – ma pure per la ciclistica che ne riprende sia il telaio monotrave superiore sia il monobraccio.
Nuovo, invece, il Dynamic Damping Action, ovvero il dispositivo di regolazione in modo dinamico dell'idraulica del monoammortizzatore (sia in compressione sia in estensione), che si basa su un concetto e una tecnologia completamente nuovi, molto diversi dalle attuali sospensioni presettabili elettronicamente, ma funzionalmente diverse.
Il sistema consta di un ammortizzatore dotato di una speciale valvola deputata alla regolazione dell'idraulica controllata elettronicamente da una centralina. La valvola regola fino a 10.000 newton di damping (smorzamento) in 10 millisecondi.
Il sensore SPS (Smart Position Sensor) fornisce alla centralina misurazioni accurate sullo stato dinamico dell'ammortizzatore all'incredibile frequenza di 25.000 rilevazioni al secondo. Tramite il pad di controllo posto sul manubrio vengono settate dal pilota solo le impostazioni di base, stile di guida desiderato e carico a bordo; a moto in movimento il sistema automaticamente si adegua in tempo reale alle condizioni del percorso e del manto stradale ed ogni singola sollecitazione viene "elaborata" in modo personalizzato ed adeguato alla velocità, alla direzione e all'intensità della oscillazione.
Questi parametri sono costantemente monitorati dalla centralina che elabora e invia alla valvola i valori di damping in tempo reale. La sospensione modifica il suo stato in pochi millisecondi, senza che il pilota si accorga assolutamente delle variazioni, perché queste avvengono ad una velocità superiore alla soglia percettiva.
Il Dynamic Damping Action è realizzato in collaborazione con Tractive Suspension, azienda olandese specializzata nella progettazione di sospensioni. Tractive Suspension è costituita da un gruppo di progettisti che vanta una lunga e diversificata esperienza nel campo dello sviluppo di ammortizzatori e di sistemi automatici di controllo e ha maturato pluriennali esperienze in campo agonistico in MotoGP, GPMX, Enduro, Supermono a persino in Formula 1. Hanno inoltre apposto la loro firma anche sui più noti di questa tipologia di dispositivi, come gli ESA I e II di BMW.
Davvero belli gli scarichi in titanio sparati verso l'alto e i cerchi a raggi Kinea realizzati in alluminio forgiato, con successiva lavorazione dal pieno a CNC. La loro caratteristica sono i raggi non passanti e quindi il canale delle ruote non forato, che danno la possibilità di utilizzare pneumatici di tipo tubeless.
Ghezzi-Brian Motard V-Twin
Motore: 2 cilindri trasversali a V di 90° a 4 tempi, raffreddamento aria/olio; alesaggio per corsa 95,0x81,2 mm; cilindrata 1151,0 cc; rapporto di compressione nd. Distribuzione monoalbero a camme rialzate in testa con comando ad aste e bilancieri e 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica, diametro corpi farfallati nd. Capacità serbatoio carburante 17 litri (di cui 3.5 di riserva). Lubrificazione a carter umido.
Trasmissione: primaria ad ingranaggi, finale a cardano CaRC (12/44). Frizione monodisco in bagno d'olio e comando idraulico. Cambio a sei marce.
Ciclistica: telaio a doppia culla aperta in acciaio; sospensione anteriore, forcella rovesciata da 43 mm totalmente regolabile, escursione ruota nd, sospensione posteriore, monobraccio in alluminio con monoammortizzatore totalmente regolabile tramite sistema elettronico DDA (precarico regolabile manualmente), escursione ruota nd. Cerchi a raggi: anteriore 3,50x17", posteriore 5,50x17". Pneumatici tubless: anteriore 120/70-ZR17, posteriore 180/55-ZR17. Freni: anteriore a doppio disco flottante in acciaio da 320 mm e pinze con attacco radiale a 4 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 282 mm e pinza a doppio pistoncino.
Dimensioni (in mm) e peso: lunghezza nd, larghezza nd, altezza sella 830, interasse nd. Peso a secco 220 kg.
Prestazioni dichiarate: potenza 85,0 kW (115 CV) a 7500 giri, coppia 111 Nm (XX,X kgm) a 6000 giri.
Gamma colori: nero-arancione, nero-antracite, altri su richiesta
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