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Per il rilancio della MV spunta il nome di Minoli

di Luigi Rivola il 12/07/2008 in Moto & Scooter

Il manager che rilanciò la Ducati potrebbe rientrare in azione al timone della MV. Come allora, un italiano abile e gradito ai proprietari americani. L'identikit è perfetto

Per il rilancio della MV spunta il nome di Minoli
Federico Minoli nel 2004 sul podio di una prova del mondiale Superbike coi piloti Hodgson e Xaus
La notizia del passaggio della MV Agusta alla Harley Davidson ha destato molto scalpore: tutti i quotidiani le hanno dedicato spazio, alcuni addirittura in prima pagina. La marca fondata dal conte Domenico Agusta e per molti anni imbattibile nel campionato mondiale di velocità, è evidentemente ancora un nome importante nella testa degli italiani e non solo degli italiani, se una Casa di altissimo prestigio, come la Harley Davidson, ha deciso di investire una somma considerevole per diventarne proprietaria.

Quietatesi in un attimo le preoccupazioni e illazioni sul destino di MV e Cagiva, che da mesi tenevano banco nel nostro settore, poiché sembra che tutti siano d'accordo sul fatto che questa soluzione sia davvero la migliore possibile, ora le voci cominciano a girare sul nome del nuovo amministratore delegato, il manager, di nomina americana, che avrà la responsabilità di rilanciare la produzione e di pianificare il futuro del Gruppo italiano in accordo coi vertici di Milwaukee.
Ed è così che, fra i papabili salta fuori un nome già ben noto ai motociclisti, un manager che ha già raddrizzato per conto degli Americani un'azienda motociclistica italiana in crisi e che quindi interpreterebbe nel migliore dei modi il ruolo di amministratore delegato della MV Agusta. Parliamo di Federico Minoli, già presidente e A.D. della Ducati, inviato a Bologna quando l'americana TPG acquistò l'azienda di Borgo Panigale, e uscito di scena dopo che la stessa azienda americana aveva ceduto le proprie quote al Gruppo finanziario Investindustrial della famiglia Bonomi.
Minoli, manager abile e carismatico, dopo aver mantenuto per un certo tempo la presidenza della Ducati col nuovo proprietario, l'aveva lasciata abbandonando l'incarico e l'azienda senza clamore, ma con evidenti tracce polemiche. Ora, potrebbe rientrare con lo stesso ruolo (l'amministratore delegato del Gruppo MV non dovrà relazionarsi col presidente, carica rimasta nelle mani di Claudio Castiglioni, ma col top management della Harley Davidson) e con una proprietà americana, esattamente come accadde quando sbarcò alla Ducati. L'ipotesi decisamente è credibile.

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