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Patente moto, così non va

di Riccardo Matesic il 14/07/2014 in Attualità

Secondo la Federazione Europea delle Associazioni Motociclistiche la procedura attuale per conseguire la patente della moto è troppo lunga e costosa. L'Europa ha guardato più alla burocrazia che ai contenuti. Bisogna recuperare il progetto Initial Rider Training

"La formazione per la patente motociclistica deve insegnare le abilità, le conoscenze e l'atteggiamento necessari per sopravvivere sulla strada, non solo le competenze fondamentali per superare una prova di licenza".
Lo dice la Federazione Europea delle Associazioni Motociclistiche (FEMA) in un comunicato, con il quale chiede di recuperare l'Initial Rider Training, un progetto sviluppato nel 2005 su finanziamento della Commissione Europea, insieme alla Federazione Motociclistica Internazionale (FIM), all'Associazione Europea dei Costruttori di Moto (ACEM) e al Vägverket, l'ente svedese della circolazione stradale.

A oggi invece - denuncia la Federazione con base a Bruxelles - la prova pratica per la patente costringe gli aspiranti patentati a esercizi che hanno poca rilevanza per la sicurezza nella reale guida su strada. Così succede che candidati competenti a volte fatichino a superare la pratica, mentre passano senza problemi gli incapaci che hanno "imparato i trucchi".
Ne hanno anche per gli istruttori quelli della FEMA, per i quali chiedono sia obbligatoria una pregressa esperienza motociclistica e la frequenza a specifici corsi di formazione.

Durissimo il giudizio sull'attuale Terza Direttiva Patenti, in vigore dal 19 gennaio scorso nei paesi europei, "si concentra solo sul quadro normativo, non prendendo neanche in considerazione la parte della formazione, ma occupandosi solo per sommi capi del test. In questo modo ha di fatto ignorato lo scopo della formazione e della prova necessaria per prendere la patente".

Non ci sarebbe nessuna documentazione di effetti positivi dell'attuale complicata e costosa procedura necessaria per prendere la patente, conclude la FEMA, che reclama piuttosto un "accesso paneuropeo alla patente di alta qualità, con una formazione offerta a costi bassi e una prova pratica che effettivamente valuti il possesso da parte dell'aspirante patentato di conoscenze, abilità e attitudini necessarie per guidare una moto in piena sicurezza su strade pubbliche".

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