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Benzina: la corsa delle no-logo

di Riccardo Matesic il 17/01/2014 in Attualità

Continua il calo delle vendite di carburante e aumentano gli impianti che praticano prezzi scontati. Fra questi ci sono anche le catene della grande distribuzione organizzata, con stazioni adiacenti gli ipermercati

La crisi morde e sono sempre di più gli italiani che scelgono con attenzione il distributore presso il quale fare rifornimento di carburante. Vanno fortissimo le pompe bianche e quelle della grande distribuzione, dove gli sconti sono palpabili: anche 13 centesimi al litro.
Benzina: la corsa delle no-logo
Secondo un rapporto dell'Antitrust, sui circa 25.000 impianti italiani, quelli senza logo sarebbero oltre 2000 (in forte aumento), mentre 82 sarebbero quelle facenti capo agli ipermercati. Fra questi Simply (gruppo Auchan) si sta segnalando per una politica particolarmente aggressiva e la continua apertura di nuove stazioni.
È di questi giorni l'inaugurazione del 10° impianto italiano, a Rodengo Saiano, vicino Brescia. Il prezzo praticato è pari a 1,649 euro/l per la benzina e 1,579 per il gasolio. Al momento la rete della catena francese conta 5 distributori in Lombardia e altri 5 fra Veneto e Marche. Entro l'anno ne apriranno altri 5.
Un segnale di controtendenza rispetto alle tradizionali reti "griffate", che stanno perdendo volume d'affari. Su base nazionale nel 2013 il calo di vendita dei prodotti petroliferi per autotrazione è stato pari al 3,1%. Poca cosa confronto al -10,3% del 2012. E nulla se si pensa che dal 2005 a oggi l'erogato si è ridotto del 21,5%. Incredibile il dato della benzina, che in 8 anni ha perso il 45% delle vendite.

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