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testo e foto di Alessandro D'Aiuto il 12/11/2007 in Attualità

Immancabile il giro tra gli stand "minori" alla ricerca di qualcuna tra le curiosità di EICMA 2007. Dalle imitazioni cinesi alle realizzazioni più esclusive (e costose), eccovi una selezione di quanto si è visto accanto agli stand principali

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Tanti stand, tanti operatori, tanti appassionati.. e tanti tanti modi di vivere la moto.
All' EICMA 2007 non sono ovviamente mancate le curiosità, rappresentate da molte moto (ma non solo…) a volte un po' fuori dagli schemi, portate in fiera da piccoli e grandi costruttori.
Vi piaceva la BMW F 650 Scarver ma vi siete fatti sfuggire l'occasione per portarne a casa una?
Beh, se desiderate tenere un profilo più basso nella spesa (e con una buona aggiunta di fantasia…) potete sempre tentare di esplorare la via cinese: la Jonma propone infatti una 125 ed una 250 che, almeno esteticamente, sono la copia fedele della monocilindrica bavarese.

Sono spinte da un bicilindrico parallelo raffreddato ad aria e non si sa se saranno importate. Riserbo totale anche sui prezzi, ma l'idea è che con 2.000 euro l'affare si possa concludere.
Gli appassionati del sidecar si saranno certamente fermati a dare un'occhiata allo stand della Centoallora, piccolo ma preparato artigiano di Parma che è in grado di proporre una nutrita serie di soluzioni "chiavi in mano".
Vasta la gamma di "carrozzini", tutti di bella fattura, di gusto old style e rigorosamente della tipologia "staccabile".

Poche ma vincolanti le prerogative del motociclo necessario per la trasformazione: la potenza non deve eccedere i 70 cavalli, il telaio deve essere del tipo "a culla", le ruote rigorosamente a raggi.
Macchinosa all'apparenza, ma in realtà ben congeniata la procedura burocratica: la Centoallora si incarica di omologare e targare in Germania la moto ed il relativo sidecar, che poi d'ufficio possono tornare in tutta legalità nel nostro Paese.
I prezzi, tutto compreso, partono da circa 7.500 euro
E sempre attorno ai 7.500 euro sono necessari per portarsi a casa la piccola GP di casa Conti, una vera e propria moto da corsa dedicata ai più piccoli ma non per questo poco curata nella realizzazione.
In realtà il progetto si articola in due moto (una più piccola 50 cc con ruote da 12" ed una 75 cc con ruote da 17"), che condividono estetica e telaio e che, nelle intenzioni del produttore, possono crescere assieme al loro giovane proprietario.
È anche in arrivo un piccolo trofeo che si terrà con 35 moto (in buona parte già vendute).
Decisamente più cara la splendida proposta della NCR, che con la sua Leggera reinterpreta la più particolare delle ultime Ducati e lancia sul mercato la prima moto completa firmata col suo marchio.
140 chili scarsi in ordine di marcia, una profusione di particolari che sarebbe riduttivo definireesclusivi”, il telaio realizzato completamente in titanio… Ed un prezzo che parte da poco meno di 40.000 euro.
Questa la carta d’identità di una “Hypermotard” veramente unica, che sarà disponibile tra pochi mesi e che parallelamente darà vita ad una linea di parti speciali dedicata proprio alla fun bike bolognese.
La brinazola Millepercento l’avrà anche alleggerita di una ventina abbondante di chili, ma in questo caso l’esclusività rimane in tutti i sensi… “pesante”.
Stiamo parlando della Griso Big Bore, una bella reinterpretazione della muscle bike di Mandello che riceve in dote nientemeno che una versione stradalizzata (ed omologata Euro3!) del motore con cui Gianfranco Guareschi sulla sua MGS si è letteralmente divorato la concorrenza nell’ultima edizione della nella Battle of Twins di Daytona.
Promette 136 cavalli ed una montagna di coppia, dalla prossima primavera saranno disponibili i primi 29 esemplari ad un prezzo di 29.000 euro, che saranno marchiati non più Guzzi ma direttamente Millepercento.
Un prezzo alto ma giustificato anche dall’esclusività della componenntistica e della realizzazione: ad esempio i freni sono dei Brembo radiali, le sospensioni sono firmate Ohlins e abbondano i pezzi fatti specificamente per questa moto.
Si parla già di una serie meno accessoriata da produrre in seguito: ufficioso anche il prezzo, che dovrebbe essere prossimo ai 19.000 euro.
Quella a “tre ruote” è una soluzione che piace, lo testimoniano le sempre più numerose proposte che grandi e piccoli costruttori stanno avanzando.
È solo un progetto il tre ruote firmato Adiva, un mezzo che vuole associare la praticità della copertura tortale (segno distintivo del marchio) alla sicurezza della soluzione a tre appoggi.
A livello estetico non differisce molto dalle proposte attualmente in commercio mentre è ancora in alto mare l’esatta definizione del sistema che andrà a governare le ruote anteriori: sono al vaglio più soluzioni, sia meccaniche che idrauliche.
Il propulsore dovrebbe invece essere un Piaggio di 400 cc.
Ben più sportiva, e presto in vendita, la proposta della BRP-Can Am, che con il suo Spyder offrirà un mezzo contraddistinto da un avantreno prettamente automobilistico che gli permette di sostenersi sempre da solo sulle ruote.
Di rilievo le prestazioni annunciate, questo grazie all’adozione del bicilindrico Rotax da 1.000 cc che per anni ha equipaggiato l’Aprilia RSV.
Opportunamente rivisto nelle tarature, promette un centinaio di cavalli e dovrebbe essere in grado di spingere lo Spyder a velocità prossime ai 200 km/h.
I prezzi si aggirano attorno ai 16.500 euro a seconda delle versioni, stando alle prime dichiarazioni si potrà guidare sia con patente A che B ed è da sottolineare il fatto che lo Spyder può rappresentare un’interessante opportunità di mobilità anche per le persone diversamente abili.
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