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Finita la Dakar: vince Sainct

il 19/01/2003 in Attualità

Il francese si aggiudica per la terza volta la vittoria del rally del deserto davanti al connazionale Despres. Fabrizio Meoni conclude al terzo posto, Giò Sala al quattordicesimo

Finita la Dakar: vince Sainct
Richard Sainct, 32 anni, sulla KTM 660 Rally. Il marchio austriaco ha sovrastato la Dakar che si è quasi trasformata in un "monomarca"

La Dakar 2003 si è conclusa con la diciassettesima tappa intorno a Sharm El Sheikh, 56 chilometri, quasi un’esibizione per i piloti che per tre settimane ne hanno percorso oltre 8.600, 7742 in territorio africano, tra dune, pietre, strapiombi e canyon.
Primo al traguardo di Sharm, rinomata località balneare egiziana gremita di migliaia di turisti, lontana anni luce e non solo migliaia di chilometri dalla capitale del Senegal dove originariamente terminava il grande rally del deserto, è giunto lo svedese Per Gunnar Lundmark, ottimo pilota privato che, senza l’assistenza degli “ufficiali” ha concluso la maratona al sesto posto.

Dietro Lundmark, che ha coperto i 34 chilometri di speciale in 19 minuti e 34 secondi, un altro scandinavo e “privato”, il norvegese Pal Anders Ullevalseter. Poi il nostro Fabrizio Meoni, irriducibile e splendido agonista.
Il toscano, sempre schietto, puntava apertamente alla terza vittoria consecutiva della competizione. Il suo onorevole terzo posto, dopo il vincitore, il francese Richard Sainct e il connazionale Cyril Despres, rappresenta quindi una sconfitta, ma, se può consolarlo, Meoni può lasciare Sharm el Sheikh a testa alta: quest’anno la sua bicilindrica - la KTM 950 Rally che lo aveva portato alla vittoria nel 2002 - è stata meno affidabile delle monocilindriche che infatti si sono aggiudicate i primissimi posti, poi la maledetta caduta alla quattordicesima tappa, quando cercava disperatamente di accorciare il distacco da Sainct, è stata fatale. Però la vittoria della tappa successiva, quando ferito e dolorante è giunto primo ad Abu Rish, ha confermato la sua razza di campione. "Ho dato tutto il mio cuore in questa Dakar – ha dichiarato Meoni -. Ho avuto problemi meccanici e fisici, spesso entrambi insieme. Ma credo che questa sia la Dakar nella quale ho mostrato più coraggio. Ed è una grande soddisfazione”.
Per il vincitore Richard Sainct, la gara è stata più “semplice”, la moto ha retto bene e non è incappato in incidenti ma si aggiudica il titolo di re della Dakar, il terzo dopo i successi del 1999 e del 2000 a pieno merito. Il francese nelle 17 tappe totali della competizione è giunto 5 volte primo, due volte secondo e due volte terzo: insomma, è stato il migliore.
Cala quindi il sipario anche su questa edizione della Dakar che, sebbene non abbia più il fascino di un tempo, e risenta degli effetti del turismo da globalizzazione e delle minacce del terrorismo internazionale, ha mantenuto la sua vitale spettacolarità.
Non ci resta che aspettare la prossima edizione: speriamo che gli italiani Meoni e l’automobilista Biasion, nel 2004 abbiano più fortuna.

Finita la Dakar: vince Sainct
Richard Sainct, 32 anni, sulla KTM 660 Rally. Il marchio austriaco ha sovrastato la Dakar che si è quasi trasformata in un "monomarca"

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