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Epoca: Valli, quando la regolarità è doc

di Emanuele Vertemati il 14/09/2009 in Moto & Scooter

A Serina si è svolta 13° edizione della rievocazione storica della classica orobica, che potrebbe essere inserita in un calendario europeo delle gare vintage. Ecco com'è andata e i nomi di tutti i vincitori 

Epoca: Valli, quando la regolarità è doc
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Serina (BG) - Ricreare le condizioni della Valli di una volta, con le mille difficoltà e asprezze che solo questa gara sapeva offrire ai piloti, sarebbe stato ingiusto e ingeneroso. Non verso piloti che vantano nel loro palmares questa e altre prestazioni, ma nei confronti della storia. Quello che accadeva trent'anni fa, quando la gara durava anche tre giorni, resta qualcosa di irripetibile, conservato nella memoria di appassionati, piloti e addetti ai lavori.
Ieri, invece, a Serina è stata soprattutto una gran festa per tutti: un'atmosfera di grande rimpatriata, un percorso alla portata di tutti, con alcuni nomi – non tanti - della regolarità d'epoca.
Teatro della 13° edizione della Valli Revival – valida come 15° Trofeo Memorial Gino Reguzzi -, la Val Serina, con la conca dell'Alben, splendido scenario dove è stato realizzato un fettucciato da oltre 5 minuti sapientemente messo a punto dalla sezione Norelli del Bergamo. Niente a che vedere con l'edizione di due anni fa: partenza e parco chiuso alla Fara, a Bergamo Alta, sapevano di altri tempi.
Ma, come ha detto Massimo Sironi, artefice della Valli revival, insieme a tutti gli uomini della Norelli, "È stata un punto di passaggio, non di arrivo".
Il rito è cominciato sabato, con la punzonatura, pennello e vernice come una volta. Duecentotrentasette gli iscritti, italiani in testa, poi tedeschi e francesi. Messa la moto al parco chiuso c'è stato tutto il tempo per perdersi in discussioni infinite, prima di una cena che ha riunito tutti attorno allo stesso tavolo. Dei ricordi. "La rievocazione della Valli – ha detto Andrea Gatti, presidente del motoclub Bergamo – è una grande festa della moto, dove accanto alla sfida tra piloti c'è l'ambizione di stare tra i grandi della specialità, che ogni edizione ha ospitato, e ripercorrere luoghi dove è stata scritta la storia della gara di regolarità più famosa. Finché c'è questo spirito sarà sempre un successo, per i ragazzi della Norelli che la organizzano".
L'obiettivo, ambizioso, è inserire questa gara in un calendario di manifestazioni europeo, i vertici della Uem ne son ben consapevoli, tanto che se ne parla ormai da anni. Intanto il Bergamo – Gatti lo ha anticipato – sta lavorando all'edizione 2010 della Valli Bergamasche valida per il Mondiale.
Aperta a moto costruite entro il 1975, con sei classi, la Valli revival prevede anche una classe open dedicata alle moto entro il 1981.
Tanti i nomi di prestigio, a cominciare dal vincitore delle edizioni del 1993 e del 1999: Alessandro Gritti. Il bergamasco più inossidabile della specialità, di Vertova, tre titoli continentali nel '75, '77 e '81, l'unico che riesce ancora oggi – come è accaduto ieri tra i paletti del fettucciato - a far correre gli appassionati da una parte all'altra della speciale per ammirarne le evoluzioni.
E poi Guglielmo Andreini, Sergio Belussi, Vincenzo "Cisco" Gavazzi, Pietro Caccia, Franco Tura, Tullio Masserini (con una splendida Lambretta) e Gino Perego, specialista delle piccole cilindrate, con l'immancabile Sachs 50 (tradita una volta per uno Zundapp 125). Tra gli stranieri il tedesco Ladislav Gorgos, meccanico Zundapp ai tempi di Andrea Marinoni. Tra gli assenti d'eccezione Gualtiero Brissoni, impegnato in una gara di italiano major, e Pierluigi Rottigni, confuso tra il pubblico.
In gara le marche più rappresentative che hanno contribuito alla leggenda di una specialità che, negli anni '70, vedeva i bergamaschi rappresentare l'Italia ai vertici europei ( il mondiale doveva ancora arrivare) insieme a tedeschi e cecoslovacchi: Jawa, Simson, Mz, Rond Sachs, Zundapp, Muller, Ancillotti, Gilera, Morini, Beta, Swm, Ossa, Mazzilli e Maico. Tanti i piloti arrivati anche dalla Francia.
Per la cronaca, vittorie di classe per Pietro Caccia ( classe A fino a 75), Mario Bianchi (fino a 125 2t), Piero Gamba (fino a 125 4t), Alessandro Gritti (fino a 250 2t), Jurgen Schwarzmann (oltre 125 4t), Mario Zanetti (oltre 250 2t); nella classe Open (moto fino al 1981) vittoria di Mauro Russian (fino a 125) e Osvaldo Armanni, campione italiano tra i major, primo nella oltre 125.
Il Trofeo Reguzzi, riservato alla miglior squadra, è andato alla scuderia Vintage A con Pietro Caccia, Alessandro Gritti, Marco Calegari e Claudio Oriboni, davanti alle squadre Vintage B e Careter.
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